Contemporaneo
Contemporaneo
FIUGGI, 1982
Mantenersi giovani
Ai pubblicitari piace, negli anni Ottanta, fare slogan con verbi transitivi senza complemento oggetto. Fiuggi muove ne è un esempio al pari di Renault 5 supera. Per la cronaca “l’acqua Fiuggi aiuta a rimuovere le scorie azotate e aiuta a mantenervi giovani”. L’aspetto più interessante di questa pubblicità è però un altro: è l’uso della danza contemporanea in una scena di gruppo, uso che un po’ precorre certe campagne degli anni Novanta con celebri danzatori fotografati da altrettanto celebri fotografi.
ASSOTERME, 1990
Lo stato ideale: benessere psicofisico ma anche lo stato-istituzione
Eccola. È in assoluto la più prestigiosa campagna pubblicitaria italiana giocata sulla danza contemporanea. Con i celebri “corpi in volo” della fotografa-antropologa Lois Greenfield divenuta celebre, sul finire degli anni Ottanta, con i suoi scatti (fatti con la Hasselblad, senza trucchi e senza successivi fotomontaggi) a danzatori di contemporaneo spesso seminudi. Unica concessione, dei materassi perché ricadendo dai salti non si facessero male.
Assoterme, ovvero l’associazione delle aziende termali a partecipazione statale, raggruppava allora – con la dicitura “pubbliche virtù” – le terme di Acqui, Salice, Merano, Recoaro, Salsomaggiore, Castrocaro, Montecatini, Casciana, Chianciano, Stabiane (Castellamare di Stabia), Agnano, Santa Cesarea e Sibarite (Cassano Jonio).
“Lo stato ideale”, spiega la pubblicità, è quando provi una sensazione di benessere che ti fa gustare la vita. Ma lo stato ideale è anche quello che lavora per garantire a ogni suo cittadino il diritto di mantenere o recuperare il proprio stato ideale, quello della miglior salute psicofisica”.
Protagonisti della pubblicità qui a sinistra sono quattro danzatori della compagnia Iso (Ashley Roland, Daniel Ezralow, Jamey Hampton, Morleigh Steinberg
«I’m interested – disse la Greenfield di questa foto – in the tension between energy and confinement. I want the negative’s black border to be taken literally as a dramatic force which contains, and therefore intensifies the dancer’s explosive energy».
MARTINE SITBON SHOW ROOM, 1990
In stile Alvin Ailey
Sembra veramente, raccolta su se stessa, una danzatrice dell’Alvin Ailey Dance Theatre, scalza, con l’ampia gonna a ruota morbidamente ripiegata dentro a un corpo che, a giudicare da mano e piede, pare stia per riesplodere in un salto tutto bellezza ed energia. Marc Ascoli l’art director, Nick Knight il fotografo. A un anno dalla morte di Ailey (1931-1989), la pubblicità sa cogliere il fascino delle creazioni del coreografo statunitense.
FIAT, 1991
Ancora Alvin Ailey
Classica corsa di una ballerina in stile Alvin Ailey con evidenti influssi anche di Martha Graham. La Fiat cerca nella danza contemporanea d’oltre Oceano il senso della passione che vuole contraddistinguere i trenta modelli della Uno. Abbinamento interessante, nella sua singolarità, tra l’elitario spirito Ailey-Graham e la Uno Fiat, l’auto di massa degli anni Ottanta prossima, nel 1991, alla pensione.
LOEWE, 1992
Televisori da danzare
In piccolo, a sinistra, c’è scritto che con i suoi 140 watt di potenza “i nuovi televisori Loewe sono tecnologia da ascoltare, e da danzare”. In una sala prove luminosa e allestita bene, danzatrice e televisione sono le protagoniste assolute di questa pubblicità che, parafrasando il “pensa positivo” o il “think pink”, suggerisce un lapidario “think Loewe”.
RAYMOND WEIL, 1994
Una Greenfield in incognito
Quattri anni dopo la campagna Assoterme riecco le foto di Lois Greenfield in questa campagna Raymond Weil che abbina la precisione dell’orologio svizzero a quella dei corpi danzanti. A sinistra la foto forse più celebre con, dal basso in alto, Ashley Roland, Daniel Ezralow, Flipper Hope e Jack Gallagher.
«Its always – fu il commento della Greenfield a questa foto – a lot of fun to be asked to solve the problem of how to illustrate a concept with pure movement».
Un grande mistero il fatto che non sia palesato il nome della Greenfield.
ALPINE, 1994
Basta con i salti mortali
«Oggi – dice il motto – non dovete più fare i salti mortali per comprare un frontalino estraibile Alpine». Il discorso prosegue sotto: «Mettetevi belli comodi e rilassati, perché da oggi acquistare un frontalino estraibile Alpine non è più una fatica. I nuovi car stereo Alpine con frontalino estraibile sono infatti disponibili ad un prezzo accessibile a tutti».
Dunque basta salti mortali. Il quartetto che si cimenta nella torre umana resta un ricordo. Questa strana pubblicità è forse l’unico esempio di “corpi al negativo”, “corpi alla rovescia” che non evocano una situazione bella e positiva e mostrano addirittura uno stato di disagio e sofferenza.
MICROSOFT, 1994
Corpi plagiati
Strano anno il 1994. Se quattro anni dopo la campagna Assoterme con foto della Greenfield la Raymond Weil pubblicizza i suoi orologi di precisione con foto della Greenfield senza citarne il nome, la Microsoft pubblicizza il suo nuovo pacchetto Office (Word 6, Excel 5, Access 2 e PowerPoint) plagiando senza mezzi termini lo stile Greenfield. Né fotografo né danzatori sono nominati. “Lavorare sano, lavorare insieme” è il motto che ricorre di foto in foto, due con una ballerina (la prima è qui a sinistra con la scritta “Più ricchi i contenuti, più bella la presetazione”), due con una coppia lui-lei e una, l’ultima, con acrobatici salti di gruppo.
CEAT, 1997
Copertone salvagente
La posizione è quella di una bambina che col culetto in fuori tiene su il salvagente. Ma è anche quella di una danzatrice che si allunga verso l’alto quasi la coreografia le chiedesse di cercare lassù qualcosa che giù, rasoterra, non c’è. Ipersintetica, in piccolo in basso, l’attribuzione al copertone Ceat, del titolo “il salva gente”.
GIANFRANCO FERRÈ JEANS, 1997
Classicamente contemporaneo
Nonostante il piede da ballerina classica, è un salto dal sapore molto contemporaneo soprattutto nelle braccia e nella posizione del viso. Il semitrasparente della camicia richiama i veli della danza e il tessuto dei tutù: ma l’impressione resta di danza contemporanea.
MERCEDES-BENZ, 1997
Corpi di lettere
Con tre foto di Howard Schatz la Mercedes-Benz pubblicizza il suo nuovo coupé disponibile dal 14 giugno. Schatz, epigono della Greenfield, crea, con un lui e una lei nudi, una C, una L e una K. “C come capolavoro. Di armonia. – L come linea. Del desiderio. – K come km. Di puro piacere”. Se ne sono viste di meglio.
ANNA PURNA – AIDA BARNI, 1998
Un salto bellissimo
Una danzatrice con indosso solo il maglione che viene pubblicizzato (Aida Barni – cashmer two ply) esegue un salto che è un autentico capolavoro. La foto in bianco-nero (a firma di Aldo Fallai, agenzia Modenese & Modenese) evidenzia tutta la plasticità di un corpo che sicuramente non può lasciare indifferenti coreografi e cultori della danza.
ROCCOBAROCCO, 1998
Elegantemente scalza
Scalza, informale ed elegante, salta con uno stile che sa di contemporaneo. Volendo costruirci una proporzione, sta a una in tailleur Chanel e decolleté come una danzatrice grahamiana sta a una ballerina in tutù.
SAECO, 1999
Il piede sul tasto
Come le pubblicità Martine Sitbon (1990) e Fiat (1991), questa della Saeco si rifà, quasi dieci anni dopo, ad Alvin Ailey e a Martha Graham. Qui addirittura in un connubio realistico con la macchina che fa il caffè: è infatti il piede della ballerina a premere feticisticamnte il tasto della superautomatica Saeco. Premuto il tasto la macchina farà tutto da sé: macinerà il caffè, lo servirà e addirittura si autopulirà scaricando i fondi in un apposito contenitore.
SERGIO TACCHINI OZONO, 2000
Joie de vivre
Torna, quasi vent’anni dopo, la joie de vivre della pubblicità Fiuggi del 1982. L’eau de toilette Ozone (ne esistono due versioni, per uomo e per donna) fa librare i corpi in aria. Il richiamo è all’ozono che stando nelle fasce alte dell’atmosfera rende benefici i raggi del sole, quell’ozono che negli ultimi decenni è diminuito causando il pericoloso “buco” e modificando il clima. Ma c’è anche l’ozono che, sempre a causa dell’inquinamento, si forma negli strati bassi e che è nocivo soprattutto per le mucose respiratorie. Paradossalmente la pubblicità sembra evidenziare le due distinte anime dell’ozono. Quella positiva, in alto, abbinata alla joie de vivre, e quella negativa in basso, sotto i grattacieli a livello dell’asfalto, contraddistinta addirittura da una fascia più scura che contiene le due boccette (man e woman) di eau de toilette. Tutto questo è studiato e voluto o forse era meglio mettere le boccette in alto insieme ai tre gaudenti che danzano?
PARMALAT, 2003
La bella linea inizia con un punto
Pochi mesi prima del crack Parmalat, l’azienda parmense pubblicizza il latte dietetico Punto studiato insieme alla Weight Watchers. Lo slogan, con le sue implicazioni matematiche, è “ogni bella linea inizia con un punto”. Di grande effetto la foto che evidenzia, nel salto da danza contemporanea, un fisico asciuttissimo e armonico e due gambe potenti quanto belle. Il tutto esaltato dai boxer neri e dalla canotta bianca.
NIKE, 2003
Energia da vendere
Scarpe, pantaloni e T-shirt Nike coi loro colori bianco, grigio e rosa creano la giusta atmosfera cromatica in un salone di stampo settecentesco che contrasta felicemente con il contemporaneo del salto e dell’inarcamento. “Potrei illuminare un’intera isola con l’energia che mi dà” il motto con, sotto, la postilla “find yourself at nikewomen.com”, anglismo della serie del “ritrovare se stessi”.
POSTE ITALIANE, 2006
Entrano in scena i protagonisti
“Entrano in scena i protagonisti. Vuoi esserci?” Non sul palcoscenico ma sui nuovi mercati dove Poste Italiane possono condurti e farti fare nuovi investimenti vantaggiosi uscendo da quell’ambito più familiare che da sempre le hanno contraddistinte soprattutto nei paesi piccoli e sperduti lontani dai grossi centri abitati. A simboleggiare questo nuovo corso due ballerine di contemporaneo o jazz in una sala prove. Nessun fronzolo e niente sorrisi, vincono la fisicità, la forza e la voglia di fare.