Magica leggerezza di Don Chisciotte
13 Ago 2003, Pubblicato da RECENSIONI indi Paola Bruna
Gillian Murphy ha affascinato tutti l’altra sera al Teatro Romano dove un particolare Don Chisciotte – ideato da Maria Grazia Garofoli per la Compagnia dell’Arena – non ha mancato di soddisfare il pubblico. La Murphy è apparsa quanto mai seducente nel ruolo di Kitri. Capace di vezzi garbati e, come da copione, di leggiadri capricci, ha sfoggiato una tecnica e uno stile superlativi, Perfetta la danza di questa giovane stella dell’American Ballet, che sa rendere fascinoso il linguaggio classico grazie a un elegante souplesse anche nei momenti più ardui (splendidi i suoi fouettés) e sempre con una leggerezza incantevole riuscendo così a donare agli ormai antichi codici del balletto classico una veste che si fa magicamente “nuova”.
Questo Don Chisciotte ricalca modi e stilemi tradizionali rinverditi però da un particolare garbo che rende interessanti i quadri dove la Garofoli, nel suo ruolo di coreografa, sa trovare il giusto equilibrio grazie a una scrittura efficace, enfatizzata dalla musica di Minkus e, per di più, sempre tradotta al meglio sulla scena dalla professionalità dell’intera Compagnia areniana. In qualità di direttrice del ballo, con il suo appassionato e accanito lavoro, la Garofoli ha saputo fare di un gruppo di danzatori piuttosto anonimi, una compagine di ottimo livello.
Il racconto, a differenza dell’originale petipiano, prevede una caverna delle meraviglie, colto rimando a Platone, dove il cavaliere dalla “trista figura” (un aitante Svebor Secak) si lascia incantare dalle visioni dei suoi sogni letterari. Come Basilio, tecnicamente eccellente è apparso Ethan Stiefel e anche convincente nel ruolo.
Bella e solare la scena di De Filippi Venezia.