Don Quixote da Oscar
13 Ago 2003, Pubblicato da RECENSIONI indi Domenico Rigotti
VERONA – Nella torrida estate piove nel mondo della danza una coppia di ballerini d’eccezione. Lei si chiama Gillian Murphy, lui Ethan Stiefel. Vengono dagli States. Sono star del prestigioso American Ballet e rifulgono in questo Don Quixote messo in programma dalla stagione dell’Arena di Verona nella verde cornice del Teatro Romano.
È la prima volta che il popolarissimo e ottocentesco titolo trova accoglienza nel magico spazio (in Arena era stato presentato una sola volta nel 1981) e in una nuova versione, pur non allontanandosi dalla tradizione. La messinscena è di Maria Grazia Garofoli, anche direttrice del corpo di ballo areniano. Il balletto, come ognun sa, o sa da quando Nureyev gli ha ridato lustro e ne ha fatto uno dei titoli più rappresentati al mondo, racconta l’evanescente storiella d’amore dei due giovani Basilio, il barbiere, e Kitri, figlia vivacissima di un taverniere. Don Quixote ovviamente è un pretesto; assiste infatti all’innamoramento e alla fuga d’amore confondendo Kitri con la sua Dulcinea. C’è nell’azione qualcosa della Fille mal gardée e al tempo stesso dell’opera buffa italiana. La Garofoli cerca di rinverdire la fragile materia con reminiscenze di altri balletti, Bajadère in testa, ma anche e soprattutto si sforza di collegare il soggetto più direttamente al capolavoro di Cervantes. Ed ecco oltre che a dare più spessore al personaggio del “cavaliere dalla triste figura” (il biondo croato Svebor Secak), popola i tre atti di personaggi e figure che nell’originale di Minkus-Petipa sono assenti e fa esplodere lo spettacolo festoso e vivace come un Sogno di una notte di mezza estate, facendolo diventare un lungo e piacevole divertissement ben danzato dal corpo di ballo dell’Ente Arena, soprattutto dalla sezione femminile e dai molti solisti. E allietato soprattutto dalla presenza della splendida coppia “made in Usa”. È agile, leggero, sicuro e in possesso di una bella e originale personalità il giovane Stiefel. Quanto alla Murphy, forse una delle maggiori étoiles di oggi, poggia la sua Kitri su un fortissimo impianto classico, anche avvolgendola di un fascino del tutto personale. Ballerina di stampo britannico (è infatti di origine inglese), strappa l’entusiasmo con le sue prodezze tecniche, ma anche nei momenti più alti della sua performance non dimentica mai le sue doti espressive.
Gillian Murphy ed Ethan Stiefel,
insieme sulla scena e nella vita,
in tre foto di Rosalie O’Connor
e sulla copertina di Dance Magazine
del febbraio 2005